venerdì 2 aprile 2010

Aspettando la Pasqua con sapori antichi rivisitati in chiave moderna ma non troppo.




Settimana di preparativi , le mie figlie vanno giù in Sicilia a trovare i miei e allora ho pensato bene che se non potrò esserci fisicamente , mando loro quacosa , un modo per festeggiare insieme anche se così non è ... mi son detta che era l'unico modo per sentirla questa Pasqua dato che lontani dalle proprie tradizioni , dalla famiglia e dagli amici non è che si senta nell'aria qualcosa di speciale , a parte la primavera , quella si , ogni giorno di più le giornate diventano più calde e aiutano a risvegliarsi dal torpore invernale....e allora come vi dicevo ho messo in cantiere un pò di dolci ....




I pupi con le uova , sono un dolce tipico siciliano , che si regalava ai bambini un pò come si fà oggi con l'uovo di Pasqua , vengono fatti con pasta di pane o biscotto a latte e hanno svariate forme , più o meno artistiche , decorati con cimini colorati e contenenti al loro interno delle uova sode , la tradizione è che si mangino poi come colazione o merenda il lunedì di pasquetta.
Io li ho fatti di pasta frolla e poi decorati sul davanti con pasta di zucchero , praticamente ho emulato quei biscotti segnaposto che vanno oggi tanto di moda e vi ho inserito dietro, tramite un'intreccio, l'uovo sodo....




Qui i biscotti decorati, sul davanti ho attaccato con del miele la pasta di zucchero colorata e poi decorata , ai bordi invece ho applicato con la glassa della granella di zucchero 


 


Qui si vede il retro...ben 25 biscottoni , che spero piacciano ai bambini a cui li ho mandati.




Per la forma ho usato quelle forme di plastica trasparenti uguali alle sfere natalizie che vendono nei brico da decorare.




Questa invece è la pinza veneta , dolce che in Sicilia non conosco di sicuro , uno fra tutti perchè è fatto di polenta e da noi la fà da padrone il grano , non il mais , non sò se sarà apprezzato , ma lo sarà sicuramente dalla mia mamma a cui piace l'uvetta e i fico secchi ,a dire la verità questo dolce è piaciuto tanto anche a me che non amo tanto questi ingredienti , nell'insieme ha un sapore veramente particolare


 


Non c'è una vera e propria ricetta per farla ,è un dolce tipico di quelli che si facevano una volta svuota credenze...
Si parte da una polenta cotta nel latte , io ho usato quella istantanea e per mezzo chilo ho usato 2 litri di latte , pronta la polenta,  si passa in una ciotola capiente in cui aggiungeremo 
50 gr di burro
mezzo chilo di zucchero
400 gr di fichi secchi
400 gr di uvetta sultanina ammollata nel vermouth q.b a coprirla , che poi useremo pure nell'impasto
2 uova
la scorza di 2 limoni 
la scorza di 2 arance
200 gr di semi di finocchio , io non li ho messi perchè irreperibili
1 bustina di lievito pe dolci 
vaniglia q.b
cannella q.b
un pizzico di sale
farina 00 q.b a rendere il composto denso
io ho aggiunto anche mandorle , nocciole, noci e pistacchi tritati...una bomba calorica insomma...e ho decorato la supeficie prima di infornare con granella di zucchero e dopo la cottura sulla torta fredda, con zucchero a velo e fiorellini e foglie in pasta di zucchero.
Si versa il tutto in uno stampo imburrato e infarinato e lo si fa cuocere a 180 gradi finchè lo stecchino non ne esce semiasciutto , all'interno resterà sempre un pò umida e la cottura varia in base alle dimensioni del dolce e all'altezza , con questa dose me ne sono venute due belle grandi , quindi si potrebbero anche dimezzare gli ingredienti.




Ed infine la pastiera , la ricetta la trovate qui nell'altro mio blog l'ho fatta uguale a parte che per il grano , stavolta ho comprato quello da cuocere anzichè quello pronto...10 min nella pentola a pressione ed è fatta e il costo molto più irrisorio.
Ok  non c'è altro , con questo post mando a chi mi leggerà un augurio di  buona Pasqua e un arrivederci alla prox.

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